Se sia configurabile il delitto di corruzione ex art. 318 c.p. nell’esercizio della funzione parlamentare

Di Ali Abukar Hayo -

The Italian Supreme Court has declared it possible to establish the crime of corruption for the exercise of parliamentary functions, ex Art. 318 Italian Criminal Code whereas it in any case excludes that the more serious crime of corruption (for an act contrary to official duties) envisaged by the old version of Article 319 Italian Criminal Code could be applied. The Author observes that this exclusion is equivalent to disavowal at the root of the existence of “official duties” and to the correlated recognition of the sovereignty and discretion of political-parliamentary activities. He highlights that the interests involved in parliamentary acts are always and in any case common knowledge, never private. The political point of view is always and in any case biased. The immunity pursuant to Article 68 of the Constitution involves the non-liability rule applicable to acts of members of Parliament in order not to undermine the constitutional construction of the division of powers.

La Cassazione dichiara la configurabilità del reato di corruzione per esercizio della funzione parlamentare, ex art. 318 c.p.; mentre esclude in ogni caso che possa ricorrere la più grave figura di corruzione (per atto contrario ai doveri d’ufficio) prevista dall’art. 319 c.p.. L’Autore osserva che tale esclusione equivale al disconoscimento in radice della sussistenza dei “doveri d’ufficio” ed al correlativo riconoscimento della sovranità e discrezionalità dell’attività politico-parlamentare. Evidenzia che gli interessi coinvolti negli atti parlamentari sono sempre e comunque diffusi, mai privati; il punto di vista della politica è sempre e comunque di parte; l’immunità di cui all’art. 68 Cost. comporta l’insindacabilità piena dei voti dati e delle opinioni espresse dal parlamentare, al fine di non incrinare il costrutto costituzionale della divisione dei poteri.