Nota sulla riunione del “Consiglio giustizia e affari interni” del 7-8 dicembre 2017

Di Eliana Pezzuto -

Nel calendario del Consiglio dell’UE e del Consiglio europeo è previsto per il giorno 7 dicembre un incontro tra i Ministri degli Interni degli Stati membri per discutere di terrorismo e di politiche di cooperazione tra le autorità nazionali ed europee, preposte alla prevenzione ed al contrasto di questo fenomeno criminale.

In particolare, si dibatterà delle problematiche inerenti alla radicalizzazione ed alla minaccia rappresentata sia dai cittadini europei radicalizzati, sia dai combattenti terroristi stranieri, foreign fighters, di ritorno. Già dall’inizio del 2013 dette questioni sono state inserite regolarmente tra i punti all’ordine del giorno del Consiglio dell’UE e del Consiglio europeo, che hanno sviluppato una risposta globale che prevede linee d’azione a livello sia interno che esterno. Si è deciso, infatti, come si legge nella Dichiarazione dei membri del Consiglio europeo sulla lotta contro il terrorismo del 12 febbraio 2015, di rafforzare la risposta dell’UE e di accelerare l’attuazione di misure specifiche, incentrate su tre settori di intervento: 1) garantire la sicurezza dei cittadini; 2) prevenire la radicalizzazione e tutelare i valori; 3) cooperare con i partner internazionali.

Oggetto dell’incontro del 7 dicembre saranno anche i Sistemi d’informazione dell’UE e, nello specifico, le proposte di riforma dell’Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, o eu-LISA. Lo scopo è quello di sviluppare e di gestire nuovi sistemi come il sistema di ingressi/uscite o il sistema dell’UE di informazione e di autorizzazione ai viaggi (ETIAS), nonché di migliorare l’interoperabilità dei sistemi d’informazione dell’UE.

Nella giornata dell’8 dicembre è, invece, prevista una riunione dei Ministri della Giustizia degli Stati membri per concordare una posizione comune in materia di riconoscimento reciproco dei provvedimenti di congelamento e di confisca dei patrimoni suscettibili di essere spostati da un Paese all’altro da terroristi o altri criminali. In tale sede si discuterà anche della riforma del sistema europeo di informazione sui casellari giudiziali (ECRIS) al fine di migliorare, all’interno dell’UE, lo scambio dei casellari giudiziali dei cittadini non UE. Si tratta, in particolare, della Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un sistema centralizzato per individuare gli Stati membri in possesso di informazioni sulle condanne pronunciate a carico di cittadini di paesi terzi e apolidi (TCN) e di integrare e sostenere il sistema europeo di informazione sui casellari giudiziali (sistema ECRIS-TCN), e che modifica il regolamento (UE) n. 1077/2011.

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