Il delitto di concussione (costrittiva) di cui all’art. 317 c.p.: il dibattito circa l’essenzialità del c.d. metus publicæ potestatis e cenni di confronto con il reato di corruzione

Di Federica Colazzo -

Si propone uno sguardo d’insieme alla disciplina giuridica del reato di concussione, con particolare riferimento alle origini storiche, che affondano nel diritto romano, al carattere plurioffensivo e alla natura di reato proprio. Il focus, tuttavia, viene posto sul c.d. metus publicae potestatis, elemento su cui si sono interrogate più volte sia la dottrina sia la giurisprudenza senza, tuttavia, approdare ad una soluzione condivisa. Tale elemento specializzante, troppo spesso degradato come meramente “accessorio”, alla luce di una lettura sistematica dei fenomeni corruttivi, appare più che mai “essenziale”. Invero, a ben vedere, lo stato di soggezione costituisce il vero discrimen tra la concussione e la corruzione: qualora il soggetto (o meglio la vittima) conferisca vantaggi indebiti ad un pubblico agente perché determinato dalla paura potrà dirsi integrato il reato di concussione; mentre, al contrario, qualora sia determinato da un interesse anche proprio verrà considerato come un correo nel delitto di corruzione.

An overview of the legal framework of the crime of bribery is proposed, with particular reference to its historical origins, which go back to Roman law, its multi-offence nature and its nature as a crime in its own right. The focus, however, is placed on the so-called metus publicae potestatis, an element on which both doctrine and jurisprudence have questioned themselves several times without, however, arriving at a shared solution. This specialising element, which is too often degraded as merely “accessory”, in the light of a systematic reading of the corruptive phenomena, appears more “essential” than ever. In fact, on closer inspection, the state of subjection constitutes the true discriminating factor between extortion and bribery: if the person (or rather the victim) confers undue advantages on a public agent because he or she is motivated by fear, the offence of extortion can be said to have been committed; whereas, on the contrary, if it is determined by an interest, including his or her own, he or she will be considered an accessory in the offence of bribery.