Nuove disposizioni in materia di ordinamento penitenziario

Di Marilisa De Nigris -

Giovedì 27 settembre 2018 il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva cinque decreti legislativi, attuativi della “riforma Orlando” dell’ordinamento penitenziario, in esecuzione della delega di cui all’articolo 1, commi 82, 83 e 85, lettere a), d), i), l), m), o), r), t) e u), della legge 23 giugno 2017, n. 103.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha approvato, in definitiva, quei Decreti Legislativi che, in attuazione della legge delega per la riforma del Codice penale, del Codice di procedura penale e dell’ordinamento penitenziario, introducono nuove disposizioni in detta materia.

Le novità più importanti si sono avute in materia di: ordinamento penitenziario, casellario giudiziale, spese di giustizia funzionali alle operazioni di intercettazione ed esecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni. Il testo approvato fa seguito agli ammonimenti espressi dalle competenti Commissioni parlamentari circa il precedente assetto complessivo della riforma.

In riferimento all’ordinamento penitenziario vengono riformate l’assistenza sanitaria al fine di garantire prestazioni tempestive ed appropriate e le disposizioni sulla vita penitenziaria, vengono, poi, semplificati i procedimenti per le decisioni di competenza del magistrato e del Tribunale di sorveglianza. Il procedimento di sorveglianza viene modificato dando vita ad una “accelerazione”. Specifiche disposizioni sono poste a presidio del principio dell’imparzialità dell’amministrazione con il fine di combattere le discriminazioni all’interno delle strutture, contrasto, quindi, ad ogni sua forma, ivi comprese quelle di genere o di orientamento sessuale.

In tema di assistenza sanitaria in carcere, la revisione tiene conto dell’esigenza di risposta alle nuove necessità di tutela della salute e afferma in modo chiaro il diritto di detenuti ed internati a prestazioni sanitarie tempestive ed appropriate.

Altra modifica è inerente alla vita detentiva ed al lavoro penitenziario il cui obiettivo è incrementare le attività di lavoro retribuito sia all’interno, sia all’esterno delle carceri e di incentivare il volontariato ed il reinserimento sociale dei condannati. Alcune norme, in particolare, tendono al miglioramento della vita carceraria, prevedendo la responsabilizzazione dei detenuti e la massima conformità della vita all’interno delle strutture penitenziarie, tendono ancora al miglioramento della vita all’esterno delle carceri, aggiornando, specificamente, ciò che il detenuto deve a titolo di mantenimento. Maggiore valorizzazione del volontariato sia all’interno del carcere, sia in collaborazione con gli uffici di esecuzione penale esterna; miglioramento della vita carceraria attraverso la previsione di norme volte al rispetto della dignità umana mediante la responsabilizzazione dei detenuti; massima conformità della vita penitenziaria a quella esterna.

Il casellario giudiziale, invece, viene adeguato alle più recenti modifiche in materia di diritto penale, diritto processuale penale e privacy. Anche in questo caso le norme sono state concepite nell’ottica di rendere il procedimento più semplice e gli adempimenti amministrativi più snelli.

Altro decreto ivi approvato si occupa delle spese per le prestazioni obbligatorie e funzionali alle operazioni di intercettazione. In particolare, anche per velocizzare le operazioni di pagamento, la competenza ad emettere il decreto di liquidazione delle predette spese viene affidata al magistrato dell’ufficio del pubblico ministero che ha eseguito o richiesto l’autorizzazione a disporre le intercettazioni.

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